sabato 25 novembre 2017

Tolkien, i treni e due scoperte: Meccano e Hornby


Tolkien e i treni
Durante la sua vita, il professor John Ronald Reuel Tolkien possedette solo due autovetture: la prima, acquistata nel 1932, una Morris Cowley soprannominata “Jo” dalle prime due lettere della targa, e una seconda, comprata nel 1937 per sostituire la prima, che mantenne per soli due anni. Se si esclude il periodo compreso tra il 1932 e il 1939, i mezzi utilizzati da Tolkien per gli spostamenti furono la bicicletta, quando si trattava di girare per Oxford, e il treno su cui ci salì la prima volta nel novembre 1894, all’età di due anni, quando sua madre Mabel lo portò con sé in un viaggio sulla costa di Città del Capo.

Leggendo le diverse biografie, da quella scritta da Humphrey Carpenter alla monumentale opera curata da Christina Scull e Wayne G. Hammond, così come le numerose lettere dello stesso Tolkien, ci si rende conto di quanto tempo passasse su questo mezzo di locomozione. Dagli spostamenti da Oxford, dove viveva la sua famiglia, a Leeds, dove insegnava Lingua e letteratura inglese nel periodo compreso tra il 1920 e il 1925; ai continui viaggi degli anni successivi a Londra per gli incontri con il suo editore, Stanley Unwin prima e Rayner Unwin poi; oppure quando dalla Francia raggiunse l’Italia per la vacanza a Venezia e Assisi nell’agosto 1955 accompagnato da sua figlia Priscilla, fino a quelli per raggiungere il luogo preferito per riposare, Bournemouth.

E il treno “servì” anche come strumento di conoscenza per una lingua che avrebbe cominciato a studiare e ad apprezzare: il gallese. Fu tra il 1900 e il 1901, infatti, quando con sua madre Mabel e suo fratello Hilary, a seguito della morte prematura del padre Arthur, si trasferirono in Inghilterra vicino alla chiesa cattolica di St Dunstan, all’86 di Westfield Road a Kings Heath. La loro nuova abitazione era immersa per metà nella calma data dalla ricca vegetazione posta alle sue spalle e per l’altra metà dal rumore che proveniva dalla ferrovia nella parte opposta. Ed è lì, che l’attenzione del piccolo Tolkien fu attirata dal via vai di treni carichi di carbone diretti nel sud del Galles, in centri come Nantyglo, Penrhiwceiber e Senghenydd, che riportavano sulle proprie fiancate gli “strani” nomi.

Ma riferimenti ai treni, li ritroviamo anche lì dove “non dovrebbero” esserci, come nella Terra di Mezzo. Nel primo capitolo de Lo Hobbit, Una riunione inaspettata, quando Thorin comincia a raccontare le ragioni dell’impresa che si sta per intraprendere, cita inevitabilmente anche i pericoli cui si va incontro mettendo in guardia i partecipanti del rischio di non tornare sani e salvi.  Scrive Tolkien:
Questo ero lo stile di Thorin. Era un nano impor­tante. Se gli fosse stato permesso, con molta probabi­lità sarebbe andato avanti in questo modo fino a ri­manere senza fiato, senza raccontare a nessuno dei presenti niente che non fosse già noto a tutti. Ma fu bruscamente interrotto. Il povero Bilbo non ce la fece più a sopportarlo. Al può anche non ritornare cominciò a sentire un grido salire dentro di lui, e ben presto esso esplose come il fischio lacerante di una locomotiva che esce da un tunnel.

In Una festa a lungo attesa, primo capitolo del Signore degli Anelli, nel raccontare i fuochi d’artificio di Gandalf alla festa del vecchio amico Bilbo Baggins, scrive: « Il drago tornò a passare su di loro alla velocità di un treno, fece un salto mortale e scoppiò nel cielo di Lungacque con un boato assordante. »

Oltre a quanto si qui scritto, Tolkien si ritrovò "in" casa un’intera stazione ferroviaria e questo “grazie” alla passione che alcuni dei suoi figli avevano per il modellismo ferroviario.

I figli e la loro “trenomania”
A cavallo tra la seconda metà degli anni ’20 e la prima del decennio successivo, una delle attrazioni per i ragazzini inglesi era la ferrovia con i suoi treni. In Inghilterra una di quelle che sicuramente affascinava grandi e bambini fu di certo il Cheltenham Flyer, considerato all’epoca il treno più veloce del mondo. Questo “prodigio” della Great Western Railway (GWR) univa le stazioni di Paddington a Londra e Cheltenham, passando per quelle di Reading, Kemble, Stroud, Stonehouse e Gloucester e in molti raggiungevano quelle stazioni con il solo piacere di vederlo sfrecciare. A farlo, come racconta Humphrrey Carpenter, anche Tolkien che accompagnava i suoi figli:
a osservare le locomotive della Great Western Railway dal vero e poi le disegnano con precisione impressionante. Tolkien non condivide quella che lui chiama la “trenomania” per lui “ferrovia” è sinonimo di rumore, di sporco e di distruzione della campagna. Ma tollera la loro passione e si lascia convincere di tanto in tanto a portarli a una stazione lontana, a osservare il Cheltenham Flyer che passa. (Biografia 156-7)

[Piccola curiosità legata a Cheltenham, l’8 gennaio 1913 Tolkien si recò proprio in quella città dove risiedeva Edith che in quel periodo si era fidanzata con George Field. I due s’incontrarono alla stazione e poi si sedettero sotto un viadotto ferroviario per discutere della loro situazione con Edith che decise di interrompere il fidanzamento con George e sposare Ronald chiedendo di mantenere ancora per un po’ la notizia segreta con l’unica eccezione di Padre Francis Xavier Morgan, che Tolkien ritenne suo dovere informare. (Chronology 42)]

La passione per i treni nacque nei primi due figli di Tolkien: John Francis Reuel nato nel 1917, e Michael Hilary Reuel, classe 1920. Individuare il periodo durante il quale si sviluppò questo interesse per i treni non è difficile. Alcuni riferimenti, seppur non numerosi, sia possibile trovarli ricorrendo alle parole dello stesso Tolkien contenute nelle Lettere di Babbo Natale, e nella Biografia scritta da Humphrey Carpenter. Quali sono le notizie note a oggi?

Tra il 1920 e il 1943, a pochi giorni dal Natale, giungeva in casa Tolkien una lettera per i piccoli figli del professore. All’interno, oltre agli auguri, disegni e storie che avevano come protagonista Babbo Natale e i suoi aiutanti. Le lettere, secondo gli anni, erano firmate da Babbo Natale ma anche dal suo aiutante principale Orso Polare oppure, dal 1936, dall’elfo Ilbereth. E dietro di ognuno di essi, naturalmente, c’era il professor Tolkien e in questo modo sappiamo J. R. R. e sua moglie Edith cosa regalavano ai propri figli.

Per il Natale del 1924 Michael, di quattro anni, ricevette una “locomotiva” (con Babbo Natale che si augurava che “funzionasse bene”) e a John, di tre anni più grande, fu regalata una “stazione assieme ad altri giocattoli” (Lettere di Babbo Natale 10).

Dalla lettera per il Natale del 1928, inviata ai tre figli John (9 anni), Michael (6 anni) e Christopher (4 anni), leggiamo:
Ebbene, miei cari, spero che vi piacciano i regali che vi ho portato: quasi tutti quelli che avete domandato e tantissime altre cosucce che non avevate chiesto e cui ho pensato io all’ultimo momento. Spero che vi scambierete spesso gli accessori del trenino e la fattoria con gli animali, e che non penserete mai che quei giochi appartengano solamente al proprietario della calza in cui sono stati trovati. Abbiatene cura perché sono alcuni dei miei giocattoli migliori. (Lettere di Babbo Natale 26)

Quella per il modellismo ferroviario era di fatto una passione che man mano crebbe soprattutto nel secondogenito, Michael, ma anche nel terzo maschio, Christopher, al punto che, come racconta sempre Carpenter ricostruendo una giornata tipo vissuta dal professor Tolkien nel 1930:
Recandosi nella stanza di Michael, Tolkien per poco non inciampa in un modellino di locomotiva lasciato nel mezzo della stanza. Se la prende con se stesso. Michael e Christopher, al momento, hanno una passione per le ferrovie e hanno dedicato tutta una stanza del piano superiore a un plastico. (Biografia p.156)

Nel 1930, Michael aveva dieci anni e Christopher sei. Per il Natale successivo, Tolkien-Babbo Natale tornò a scrivere ai piccoli di casa e, riferendosi ai loro regali, scrisse:
Miei cari ragazzi, spero vi piacciano le cosette che vi ho fatto avere. In questo momento sembrate interessatissimi ai trenini e così vi ho portato giochi soprattutto di questo tipo. […] Dunque, miei cari, vi auguro di essere felici questo Natale e di non bisticciare fra di voi, anzi di fare delle belle giocate tutti assieme con il vostro trenino. Non scordatevi del vecchio Babbo Natale quando accenderete l’albero. (Lettere di Babbo Natale 42)

Ancora, per il Natale 1932, in una nuova lettera dal Polo Nord Babbo Natale, raccontando di un episodio accaduto la settimana precedente quando, sceso nelle sue cantine per prendere i regali destinati all’Inghilterra, si accorse che qualcuno aveva buttato tutto in disordine e condivise la cosa con Orso Bianco che gli rispose:
«Saranno certamente stati Paksu e Valkotukka», ha risposto lui. Ma non era così. Il giorno dopo le cose erano ancora peggio, specialmente fra i pezzi del trenino, molti dei quali sembravano proprio mancare. Avrei subito dovuto indovinare, e comunque Orso Bianco avrebbe dovuto dirmi che aveva indovinato almeno lui [erano stati i goblin N.d.A.]. (Lettere di Babbo Natale 55)

Nella lettera del Natale 1933 si conserva l’ultimo riferimento, a oggi noto, ai trenini quale regalo per i figli. Michael aveva raggiunto l’età di tredici anni, Christopher nove e Priscilla, nata nel 1929, quattro anni. Tolkien-Babbo Natale raccontò che:
Orso Polare è stato occupatissimo ad aiutare, e ha aiutato doppiamente … ma nella fretta ha mescolato alcuni dei regali destinati alle bambine con quelli pensati per i maschietti. Speriamo di avere rimesso ogni cosa al suo posto … se però sentite di qualcuno che ha ricevuto una bambola mentre invece desiderava una locomotiva del trenino, saprete il perché. In verità Orso Bianco dice che mi sbaglio … abbiamo perduto moltissimi pezzi dei trenini … i goblin ne vanno sempre a caccia … e ciò che abbiamo recuperato era danneggiato e bisogna che lo ridipingiamo. L’anno venturo avremo un’estate molto indaffarata. (Lettere di Babbo Natale 62)

Come si è letto, i trenini erano il regalo di Natale più apprezzato dai piccoli Tolkien, la domanda è: quale tipo di trenini acquistava il professor Tolkien? La risposta arriva da una personale ricerca, aiutata da un po’ di fortuna, relativa al 1933 e che qui presento per la prima volta ai lettori e appassionati di Tolkien. Risposta che trova conferma nella lettera di Babbo Natale del Natale 1932. Ma si vada con ordine.

Frank Hornby e il suo Meccano
Nel 1901 fu inventato e brevettato un nuovo giocattolo: il Mechanics Made Easy che letteralmente significa “meccanica resa facile” o “per tutti”. L’inventore fu un impiegato di Liverpool, Frank Hornby, che aveva avuto l’idea di produrre un giocattolo che fosse anche educativo e che si basasse sui principi elementari dell'ingegneria meccanica per spiegare come funzionano ingranaggi e leve. Il primo set messo in vendita vedeva barre e placche, strisce di metallo perforate, ingranaggi, assi utili al movimento e collari, bulloni e dadi che, attraverso il solo utilizzo di cacciavite e chiavi, servivano per montare i vari modelli. Il Meccano, che sembrerebbe derivare dall’espressione inglese “make and know” (fai e conosci), registrò un successo inaspettato in tutto il mondo, al punto che Hornby fondò una propria fabbrica per la realizzazione dei set e, nel maggio 1905 fondò la Meccano srl che poi si trasformò in Meccano Ltd dopo l’apertura della nuova fabbrica, sempre a Liverpool, che divenne per oltre sessant’anni il cuore di un impero con fabbriche aperte in Argentina, Francia e Spagna.
Man mano che gli anni passavano, quei pezzi che nel 1901 erano in metallo con finitura a stagno, con angoli vivi e poco robusti diventarono, pochi anni dopo furono prodotti in acciaio e nichelate con ingranaggi e rondelle in ottone. Nel periodo 1901-1921 i set prodotti della Meccano furono numerati dall’1 al 6 e nel 1922 arrivò sul mercato il numero 7, un set che vedeva l’aggiunta di numerosi pezzi che permettevano le costruzioni d’innumerevoli modelli e per questo divenne il più ricercato sul mercato. Fu nel 1926 che Hornby, per festeggiare i venticinque anni dalla fondazione, decise di colorare in rosso e verde le parti da assemblare. Si passò dai colori vivaci a quelli più scuri per arrivare ai primi anni ’30 con i colori oro e azzurro venduti, fino allo scoppio della Seconda guerra mondiale, solo in Gran Bretagna.

Nel settembre 1916, Hornby per chi acquistava i suoi set lanciò il bimensile Meccano Magazine, con consigli su cosa e come costruire i modelli. La rivista, che fino al 1918 la rivista era inviata gratuitamente, passò al costo di due penny per la spedizione di quattro numeri. I nuovi componenti del Meccano iniziarono a essere pubblicizzati sulla rivista dal 1920 che nel frattempo, due anni dopo, divenne mensile per poi arrivare, nel 1924, ad avere la copertina a colori e 96 pagine, anziché le otto iniziali, al costo di sei penny a numero. Negli anni '30, la rivista registrava una tiratura di ben 70.000 copie ed era diventata una rivista di hobby rivolta a “ragazzi di tutte le età” con informazioni sui treni Hornby, Dinky Toys (le riproduzioni realizzate in pressofusione di aerei, navi e veicoli) e altri prodotti Meccano Ltd., oltre ad articoli su campeggio, filatelia, fotografia, ingegneria, treni, aeromobili e modellismo.

Le nuove “scoperte” vengono proprio dalla rivista Meccano Magazine e specificatamente dai numeri di marzo e giugno 1933.

Tolkien, il Meccano Magazine e la Hornby Railway Company
Come fin qui narrato, i treni interessavano tutti e tre i figli maschi di Tolkien ma è in Michael che nacque quella che Carpenter definisce “trenomania” e, grazie a una personale ricerca, oggi lo si può affermare con certezza.

Leggendo il numero 3 del marzo 1933, ritroviamo a pagina 248 tra gli annunci “Readers’ Sales” uno interessante che recita:
Cash for four C.C.B. Red or Yellow “Break.” — Tolkien, 20, Northmoor Road, Oxford.


L’indirizzo è quello in cui Tolkien si era trasferito solo due anni prima. In realtà si trattò solo di un trasloco di pochi metri, poiché la sua precedente abitazione, più piccola della nuova, era stata dal 1926 al 1930, al numero 22 della stessa strada. Da quest’annuncio apprendiamo che Tolkien, sicuramente in nome dei suoi figli, cercava quattro pezzi, color rosso o giallo, di un “Break”. Inizialmente, pur seguendo diverse strade, non sono riuscito a capire a cosa si riferisca la sigla “C.C.B.” ma, qualche mese dopo, in mio aiuto sono arrivati due cari amici, Christina Scull e Wayne Hammond, autori della monumentale opera J.R.R. Tolkien Companion and Guide (3 voll. HarperCollins 2017), che mi hanno aiutato a svelarne il significato. Scrivono Christina e Wayne “il “C.C.B.” cui fa riferimento l'annuncio è l'abbreviazione di ‘Clark's Creamed Barley’ - altri numeri di Meccano Magazine contengono pubblicità che lo specifica chiaramente, anzi altri appassionati pubblicizzati per la stessa “Break”, che ci porta a credere che fosse una sezione che riproduceva un tabellone che pubblicizzava il prodotto della Clark. Intorno al 1930, si diceva che Clark's Creamed Barley fosse la “all-British breakfast”, e forse la “Break” cui si riferiva era quella parte del tabellone (Break-fast?). Alcuni annunci presenti in Meccano Magazine richiedono “sezioni”, e in effetti i tabelloni reali vengono prodotti in sezioni o segmenti da assemblare sul posto. In ogni caso, “Break” probabilmente non si riferisce a una gru di soccorso. Nel fare delle ricerche a tal proposito” concludono Christina e Wayne “ci siamo imbattuti in immagini del materiale rotabile di Hornby con “CCB” sul lato, il che ci ha portato a credere all'inizio che questa fosse un'abbreviazione per una società ferroviaria dell'epoca, ma quella ricerca poi non ci ha portato da nessuna parte”.

A Oxford, i pezzi della Hornby si potevano acquistare presso il rivenditore autorizzato E. de la Mare in 9/13 George Street che si trovava a 600 metri a nord del Pembroke College dove Tolkien aveva la cattedra di Rawlinson and Bosworth di Anglosassone dal 1925. E i riferimenti alla Hornby, li troviamo sempre in una delle lettere di Babbo Natale, quella del dicembre 1932 inviata ai suoi figli:
D’improvviso Orso Bianco del Nord ha detto: “Sento un forte odore di goblin”. Certo, era ovvio: ai goblin piacciono i giocattoli meccanici (anche se li rompono subito e poi ne vogliono ancora e ancora e ancora) e praticamente tutti i pezzi della Hornby erano scomparsi! A un certo punto, dietro le scatole da imballaggio nella Cantina Ovest, abbiamo scoperto un grosso buco (ma non grande abbastanza per noi) che conduceva a una galleria. […] Da quando ho traslocato, debbono essere stati occupatissimi a scavare di nuovo lungo tutto il percorso che arriva alla mia Vetta, forando, martellando e minando (e tutto facendo più piano che hanno potuto). Alla fine hanno raggiunto le mie cantine e la Vista dei pezzi della Hornby e stata troppo per loro: quindi hanno preso tutto ciò) che hanno potuto. (Lettere di Babbo Natale 57)

Sullo stesso numero troviamo anche un altro annuncio interessante che si collega a quello che vedremo in seguito sul numero di giugno.

La rivista Meccano, per i suoi lettori e costruttori, promuoveva sulle proprie pagine dei contest che potevano essere fotografici, artistici o di altro tipo e legati ai vari campi trattati nella rivista, premiando i vincitori con i propri prodotti. A pagina 233 di questo numero di marzo 1933, tra quelli promossi c’era Model Railway Photograph Voting Contest:
Negli ultimi cinque anni sono apparse nelle pagine dell'HRC del “M.M.” un gran numero di fotografie che illustrano vari punti della praticità del modellismo ferroviario e dimostrano quanto il massimo interesse e divertimento possano essere ottenuti da una ferrovia Hornby. Queste fotografie hanno attirato grande attenzione grazie al loro notevole realismo, non solo nei reali schemi ferroviari rappresentati, ma anche per i vari effetti scenici ottenuti. La recente introduzione della Hornby Countryside Sections ha notevolmente aumentato le possibilità nel realismo scenico, e di conseguenza le fotografie hanno raggiunto un successivo livello d’interesse. Le lettere ricevute mostrano quanto queste illustrazioni sono state di grande interesse per i proprietari dei modellini ferroviari di tutto il mondo e hanno portato a un gran numero di modellini ferroviari a essere interamente ricostruiti su principi simili a quelli ferroviari. Gli argomenti trattati nelle fotografie sono molto diversi e vorremmo sapere quali sono i più popolari. Per accertarci di ciò, riproduciamo questo mese dodici esempi recenti e tipici delle fotografie di Hornby Railway e invitiamo i lettori a collocarli in ordine di merito secondo le loro personali opinioni. I concorrenti sono tenuti a fare due cose. In primo luogo, devono decidere l'ordine in cui pensano che le fotografie debbano essere collocate, e fare una lista delle lettere che di conseguenza li rappresentano. In secondo luogo, è necessario indicare la ragione della selezione della particolare fotografia che ha inserito per prima nell'elenco. Non è necessario scriverne a lungo, tutto ciò che è necessario, è chiarire perché la fotografia in questione è stata scelta come la più interessante della serie. Premi del materiale Hornby Railway (o prodotti Meccano se preferite) al valore rispettivamente di 21/-, 15/-, 10/6 e 5/-, saranno assegnati ai quattro concorrenti in ciascuna sezione i cui elenchi prevedono con maggiore precisione il voto totale di tutti i concorrenti. In caso di parità per uno qualsiasi dei premi, la preferenza sarà data alla voce più ordinata o più originale. Inoltre, ci sarà un certo numero di premi di consolazione. Le buste contenenti le voci devono essere chiaramente contrassegnate con “H.R.C. Photo Voting Contest” nell'angolo in alto a sinistra e scritto per raggiungere il quartier generale presso Meccano Ltd., Binns Road, Liverpool, 13, entro o prima il 31 marzo. La data di chiusura per la Sezione per l’estero è il 31 maggio.

Il contest era promosso sulla “H.R.C. Competition Page” e non era rivolto a tutti i proprietari di modelli ferroviari o semplici lettori giacché in calce riportava il seguente avviso:
Le competizioni che appaiono in questa pagina sono aperte solo ai membri della Hornby Railway Company. Le buste che contengono le voci devono avere il titolo della competizione chiaramente scritto nell'angolo in alto a sinistra e devono essere indirizzate alla Hornby Railway Company, Binns Road, Liverpool 13. Il nome, l'indirizzo e il numero d’iscrizione di ciascun concorrente devono apparire in una scrittura chiara su ogni foglio di carta usato.

In questo modo chiunque avesse i requisiti e fosse interessato a partecipare al contest, aveva circa venti giorni per indicare in modo crescente la propria classifica delle dodici foto che ritraevano modellini ferroviari, indicati con lettere A-M, scrivere il perché di quella scelta e inviare il tutto alla Meccano Ltd. a Liverpool. 

E tra chi eseguì quanto richiesto dalla rivista, ci fu anche la famiglia Tolkien.

Al momento non sappiamo quale fosse l’ordine scelto dai Tolkien né la motivazione che allegarono, ma è certo che oltre a prendervi parte furono destinatari di uno dei premi di consolazione così come si legge a pagina 471 del numero 6 di Meccano Magazine di giugno 1933, in un box, dove si annunciavano i risultati:
Competition Results: March “Popular Photo Contest.”—1. H. Millar (26356), Bro'ty Ferry, Scotland. 2. C. G. Gibson (24036), Emyvale, Co. Monaghan, Ireland, 3. D. M. Gilbert (19038), Hull. 4. H. Watson (33806), Harrow. Consolation Prizes: E. H. Frewin (25098), Oldburv, Nr. Birmingham; J. J. Horne (17501), Dorn, Moreton-in- Marsh; L. Parish (18054), Coventry; F. E. Saunders (7989), Folkestone; T. Scriven (31842), Merthyr Tydfil; M. Tolkien (30992), Oxford; C. E. Chown (30438), Slough; C. G. Tildsley (17624), Hanley, Stoke-on-Trent; J. Crawley (30035), Edge Hill, Liverpool; B. Butler (13275), East Sheen, London, S.W. 14; C. Eagling (31292), Mortlake, London, S.W. 14; G. M. Vickery (29533), Fording-bridge.

M. Tolkien sta per Michael Tolkien, il secondogenito di Tolkien e quel 30992 è il numero della tessera di Michael all’Hornby Railway Company.


Ma cos’era l’H.R.C.? Nel 1928—ecco perché dell’incipit del contest “Negli ultimi cinque anni”—sul numero 10 di ottobre, il Meccano Magazine pubblicò un annuncio su due pagine 828-29:
Centinaia di migliaia di ragazzi possiedono i treni Hornby e sono orgogliosi di possederli, ma un gran numero di questi ragazzi non conosce il modo di realizzare un sistema ferroviario in miniatura su linee corrette. È sempre stato il nostro desiderio che un ragazzo che possiede un treno Hornby possa ottenere il 100 per cento del divertimento dal suo hobby ma la difficoltà che si è cercata di superare è: come possiamo realizzare il nostro? Pensiamo a questo da anni e crediamo, finalmente, di averlo risolto. La soluzione è la creazione di un'organizzazione nota come “Hornby Railway Company”, alla quale tutti i proprietari dei treni Hornby vi possano aderire, che si occupi dei loro interessi e che consentono loro di ottenere quanto di meglio dalla loro ferrovia in miniatura Homby. Il fondatore e presidente della “Hornby Railway Company” è il signor Frank Hornby, inventore di Meccano e amministratore delegato di Meccano Limited. […] Il signor Hornby sarà assistito dal nostro personale di esperti ferroviari, che sono uomini di lunga esperienza, pieni di entusiasmo per il loro lavoro e desiderosi di trasformare la nuova avventura in un brillante successo. Saranno presenti negli uffici esecutivi presso la nostra sede e guideranno i numerosi affiliati alla “Hornby Railway Company” nei centri locali, che saranno gestiti dagli stessi ragazzi.

Quali erano le basi di questa nuova associazione?
Alle spalle di quest’organizzazione ci sono i quattro Gruppi Ferroviari del Regno Unito, tutti entrati nello spirito della “Hornby Railway Company” che ci hanno già fornito informazioni ferroviarie riservate, accessi ai loro uffici, alle loro opere, ai capannoni delle locomotive e alle cabine di segnalazione, e ci hanno offerto anche viaggi sulle loro piattaforme più famose. Come noi, sono interessati affinché la Hornby Railway Company possa essere in linea con le stesse società ferroviarie e per questo sono felici di aiutarci e aiutare i nostri amici nel miglior modo possibile. Ci hanno detto tutto quello che c'è da sapere sulla pratica ferroviaria moderna e ci hanno fornito le figure stampate che usano nella loro normale attività quotidiana. Figure necessarie alla corretta costruzione di una ferrovia in miniatura, che saranno riprodotte e rese disponibili per i membri.La "Hornby Railway Company" avrà la sua sede in Binns Road, Liverpool, dove è stato allestito un sistema ferroviario completo per scopi sperimentali e test. Ci sarà un Segretario il cui compito sarà di corrispondere con i referenti dei gruppi delle sedi locali per aiutarli nel loro lavoro. Inoltre, ci saranno altri funzionari che aiuteranno nelle diverse funzioni dipartimentali e di consulenza. L'unico scopo di questa grande organizzazione e di tutti i suoi referenti sarà di assicurare che ogni associato nel mondo possa ottenere il meglio dal suo hobby.

Chi poteva aderirvi?
Qualsiasi proprietario di un set di treni Hornby, a prescindere dalla sua dimensione, può diventare un membro. Tutto quello che deve fare, è compilare il modulo di candidatura ufficiale, firmarlo e inviarlo alla sede con 6d. in francobolli a copertura del costo del badge ufficiale, che indosserà. Questo distintivo è finemente rifinito in smalto rosso e verde e presenta una rappresentazione di una locomotiva circondata dalle parole “Hornby Railway Company”. Con questo distintivo tutti i membri potranno riconoscersi tra loro quando s’incontrano. I loro distintivi indicheranno subito che si condivide qualcosa, l’interesse per le ferrovie, e siamo sicuri che dopo una stretta di mano, nascerà una bella conversazione! Sia nella vostra città, sia in riva al mare o nel paese in vacanza, guardate sempre se c’è un distintivo della “H.R.C.”. I membri di ogni città, paese o distretto si riuniranno insieme per formare una Filiale locale della “Hornby Railway Company”. Ogni ramo locale sarà gestito dagli stessi soci che designano tra loro numeri il proprio direttore generale, ingegnere, supervisore del traffico, capostazione, segnalatore, conducenti e tutti gli altri funzionari che possono essere considerati necessario per l'adeguato funzionamento del gruppo.

E come si formava un gruppo locale della H.R.C:?
Quando un ramo locale ha un numero di membri non inferiore a sei, oltre ad un presidente permanente e un segretario eletti dai membri e che organizzino riunioni regolari, si potrà richiedere l'iscrizione alla società madre. Ogni società affiliata sarà dotata di tutte le istruzioni necessarie per l’avvio di un sistema ferroviario in miniatura. Tutte le figure e i documenti necessari - miniature di quelli utilizzati dalle grandi aziende ferroviarie - possono essere acquistati a un costo ridotto e il loro utilizzo potrà accresce enormemente il divertimento. I dettagli di ciascun gruppo locale saranno lasciati interamente nelle mani dei membri. La sede non interferirà in alcun modo con questioni come l'ora e il luogo della riunione, l'iscrizione o le regole per il buon funzionamento. Il dovere del presidente del gruppo locale sarà quello di supervisionare l'organizzazione generale e il funzionamento del gruppo e di fare del suo meglio per aiutare i membri a ottenere i migliori risultati possibili. Il segretario del gruppo locale avrà il dovere di comunicare con i membri del gruppo per quanto riguarda le riunioni e qualsiasi altra questione che potrà sorgere di volta in volta e di trasmettere alla sede centrale il primo di ogni mese un report delle attività durante quel mese. L'organo ufficiale della “Hornby Railway Company” è il “Meccano Magazine” che, come i nostri lettori sanno, ha sempre dedicato uno spazio considerevole per le questioni legate ai modellini ferroviari. In futuro, una sezione speciale della rivista sarà dedicata interamente alla “Hornby Railway Company” con delle brevi relazioni sulle attività dei gruppi locali con particolare attenzione a quelle attività che potranno essere utili ad altri gruppi locali. Inoltre, ogni mese ci saranno articoli sulle miniature ferroviarie su tutti i suoi aspetti con illustrazioni e descrizioni in dettaglio con suggerimenti per la loro modifica nel caso si abbia bisogno di adattarle a particolari circostanze. È in fase di preparazione un opuscolo che tratta in dettaglio della “Hornby Railway Company”, la sua organizzazione e gli strumenti affinché un gruppo locale possa ottenere successo. Inoltre conterrà una grande quantità d’informazioni sull'esecuzione di una ferrovia in miniatura elencando anche i funzionari che sono necessari e descrivendo pienamente le loro funzioni. Quest’opuscolo sarà inviato dalla sede centrale ai gruppi locali dopo la di 2d. in francobolli. È possibile ordinarlo fin da ora e le spedizioni avverranno seguendo l’ordine di arrivo e subito dopo che l’opuscolo sarà pubblicato.

La H.R.C. a Oxford
Una domanda che sorge spontanea è se anche a Oxford fu costituito un gruppo locale della “Hornby Railway Company”. La prima indicazione in merito si può leggere a pagina 723 del numero 9 del settembre 1929. All’interno dei resoconti dei gruppi già attivi, segue:
Successivi gruppi in corso di formazione
I seguenti nuovi gruppi della Hornby Railway Company sono in questo periodo in via di formazione e tutti i ragazzi che sono interessati e desiderosi di unirsi a quest’organizzazione dovrebbero prendere contatto con i promotori, i cui nomi e indirizzi sono riportati di seguito. Tutti i proprietari dei treni o degli accessori Hornby sono eleggibili per l'iscrizione e le varie segretarie saranno liete di dare il benvenuto a tutti quelli che invieranno le loro richieste.

Tra i gruppi in via di formazione si legge:
Oxford—S. Rhodes, 45 Canning Crescent, Abingdon Rd., Oxford.
Oxford—D. J. Badham, 203 Woodstock Road, Oxford.

Una semplice curiosità deriva dal fatto che D. J. Badham abitasse al 203 Woodstock Road che dista solo 700 metri dall’allora abitazione dei Tolkien al 20 Northmoor Road.

Nel numero 11 del mese di novembre dello stesso anno, a pagina 891, il gruppo di Oxford compariva ancora tra quelli non affiliati ma utile a scoprire nuovi dettagli:
Oxford Central Boy’s School M.C.— Sebbene solo di recente si sia formato, questo club è molto vigoroso e attivo. I membri hanno costruito un grande modello di un Giant Hammerhead Crane (gru gigante a testa di martello), che è stata esposta a scuola. I signori F. Biggers e G. Hall, due maestri della scuola agiscono come leader e per i quali si è chiesta l’iscrizione. Segretario: P. C. Bosworth, 72 Walton Street, Oxford.

La Central Boys School di Oxford fu una scuola fondata dai congregazionalisti nel 1871, in un edificio sul lato est di Gloucester Green dietro la loro chiesa, ed era priva dell’istruzione religiosa obbligatoria. Nel 1898 fu rilevata dal Consiglio scolastico che costruì la nuova scuola e nel 1921 fu organizzata per accogliere ragazzi di età compresa tra i dieci e i sedici anni con un esame d'ingresso. Fu chiusa nel 1934 e trasferita a Southfield.

Sul numero 5 di maggio 1930, apprendiamo che il gruppo era stato ufficialmente affiliato e conosciamo il nome del suo primo presidente:
Oxford Central Boy’s School M.C.—Il signor D. G. Perry, B.A., preside della scuola, ha gentilmente acconsentito a diventare presidente del club. I membri hanno visitato i lavori del G.W.R. a Swidon. Un lungo treno Hornby stato fissato su un grande battiscopa, inclusi diversi ponti, un tunnel e due stazioni. Tessera club: 21. Segretario: P.C. Bosworth, 72 Walton Street, Oxford.

Altre informazioni, si ritrovano sul numero 12 di dicembre 1930, a pagina 967, dove sappiamo che esisteva anche un altro gruppo:
Chruchill (Oxford).—Il Presidente ha presentato un deposito merci in grande scala costruito da lui stesso, ed è in costruzione una nuova stazione da utilizzare sul layout per consentire l'inserimento di quattro linee di traffico. I membri stanno costruendo modelli di cartone in scala di locomotive della L.M.S. Classe “Royal Scot” e anche un modello rotabile di G.W.R.. Il Churchill M.C. è diventato un centro di riparazione e manutenzione del gruppo locale e viene ora indicato come “Swindon”. Due interessanti discorsi sulle "Moderne Locomotive" sono stati tenuti dal presidente. Segretario: R. Blake, The Forge, Churchill, Oxford.

Queste, fino a oggi le informazioni sulla presenza e le attività dei gruppi dell’S.R.C. a Oxford di cui nulla si è trovato su eventuali partecipazioni di Tolkien e i suoi figli alle diverse attività organizzate dai membri dell’associazione. Michael Tolkien, come riportato, possedeva nel 1933 la tessera n. 30992. Si tenga conto che la Hornby Railway Company fu costituita nel 1928 e, da una ricerca sui numeri della rivista nei vari contest che vedevano impegnati gli iscritti, si è riscontrata una tessera 10007 nel novembre 1929, una 21393 nel marzo 1931, una 27784 nell’aprile 1932 e una 29151 nel giugno dello stesso anno. È probabile che l’iscrizione di Michael sia avvenuta tra la fine del 1932—a ottobre compì 13 anni—e marzo 1933.

Alcuni riferimenti sulla passione per i treni di Michael Hilary Reuel
Il 22 ottobre 1933, Tolkien regalò a suo figlio il libro A Register of all the Locomotives now in use on the London & North-Western Railway, compilato da C. Williams e pubblicato nel 1922. Michael, ricomprò questa edizione nel 1969, dopo che aveva perduto la copia regalatagli dal padre in guerra e vi annotò:
Stonyhurst July 21st 1969replaces copy given me by J.R.R.T. on my 13th birthday 22/10/33 - lost in war

Ma la passione di Michael per i treni proseguì per tutta la sua vita e questo emerge dalle diverse edizioni sul tema presenti nella sua libreria personale. Ad esempio, i tre numeri di The Railway Magazine, la rivista ferroviaria britannica a cadenza mensile destinata agli appassionati del mondo ferroviario pubblicato per la prima volta a Londra nel luglio 1897 e ancora oggi presente sul mercato editoriale. Michael disponeva dei volumi: XXXVI n. 2 luglio-dicembre 1915; XLII n. 1 gennaio-giugno 1918 e XLIII n. 2 luglio-dicembre 1918. Sulla prima pagina di tutti e tre i volumi è riportata a penna la firma del proprietario “Michael H. R. Tolkien”.

Nel luglio 1938, come si legge in The Oratory Magazine, sappiamo che Michael tenne una relazione alla Scientific Society su “The History of Trains” (La storia dei treni) dove in un tempo limitato diede una descrizione completa sui risultati e limiti di tutti i treni famosi dal "Rocket" al "Coronation Scot" spiegando come differenziare una classe dall’altra e le difficoltà superate e quelle da superare nella costruzione. (Eden 18)

Michael Hilary Reuel, secondogenito di Tolkien, nacque a Oxford il 22 ottobre 1920 ed ebbe come padrini monsignor Augustine Emery, il sacerdote che suo padre conobbe a Great Haywood, e madre Mary Michael delle Sorelle della misericordia a Hull, che conobbe quando gli fece visita in ospedale nell’estate 1917, durante la prima guerra mondiale. A Michael è legata la nascita del romanzo Roverandom, che suo padre immaginò quando, a 4 anni, perse il suo cane giocattolo mentre erano in vacanza a Filey. Assieme a suo fratello Christopher, nutrì una grande passione per i treni e per gli alberi: «da bambino ho assistito alla deforestazione a vantaggio dei motori a scoppio considerando questo come l'uccisione indiscriminata di esseri viventi per miseri fini. Mio padre ascoltava con interesse i miei commenti arrabbiati e quando gli chiesi di comporre un racconto in cui gli alberi si vendicano terribilmente sugli amanti delle macchine, mi rispose “ne scriverò uno”» (Forse la marcia degli Ent? N.d.A.). Michael frequentò la Dragon School, a Oxford, poi la scuola Oratorio nel Berkshire e poi, trascorso un anno, al Trinity College, prima di arruolarsi nell’artiglieria antiaerea appena iniziata la seconda guerra mondiale, operando prima a difesa degli aeroporti britannici durante la celebre Battaglia d'Inghilterra, tra l’estate e l’autunno del 1940, e in seguito in Francia e Germania. Fu poi gravemente ferito in un incidente con un veicolo militare durante l'addestramento e si ricoverò nell’ospedale a Worcester. Fu considerato invalido militare e fece ritorno a Oxford nel 1944 per completare il corso di laurea. Alla fine del conflitto ricevette una medaglia per la sua azione in difesa degli aeroporti durante la Battaglia d'Inghilterra. L’11 settembre 1941 aveva sposta Joan Griffiths e aveva avuto il suo primo figlio Michael George Reuel, primo nipote di Tolkien e suo prediletto, poi scrittore e poeta, poi altre due figlie, Joan e Judith. Laureatosi in Storia, fu aiutato negli studi da Ronald B. McCallum del Pembroke College, grande amico e collega di suo padre, e nel 1959 insegnò nelle Midlands. Tra il 1960 e il 1970, insegnò studi classici a Stoneyhurst College trasferendosi più tardi a Waddington. Morì nel 1984 a causa di una leucemia.

Curiosità
Sfogliando i numerosi numeri del Meccano Magazine ho avuto modo d’incrociare alcuni riferimenti curiosi come, ad esempio, l’inserzione a pagina 165 sul numero di novembre 1923 che pubblicizzava i Lott’s Bricks. Agli inizi del novecento, la Germania deteneva il primato nella costruzione ed esportazione di giocattoli che si ridusse drasticamente a causa del primo conflitto mondiale. Subito dopo la guerra, il governo britannico iniziò a incoraggiare l’industria inglese nel produrre giocattoli poiché lo riteneva un modo per riattivare l’economia e assicurare lavoro agli ex militari. Fu proprio nel 1918, che E.A. Lott ideò e iniziò a commercializzare i set dei Lott’s Bricks, che si componeva di mattoncini e tetti in cartone per la costruzione di piccoli edifici. Fu un grande successo che raggiunse l’apice quando la regina Mary, consorte del re Giorgio V, acquistò un set contribuendo così a superare il concorrente all’epoca più noto, il produttore di giocattoli da costruzione, il tedesco Anchor. Successivamente Lott produsse diversi set, ciascuno con una propria serie, tra cui Modern, Lodomo e Tudor.
Il set dei mattoncini Lott fu anche uno dei regali che Babbo Natale-Tolkien fece ai figli John e Michael, per il Natale 1923.
Ti mando un mucchio di saluti affettuosi (e un mucchio pure a Michael) e Mattoncini Lotts a mucchi (i quali arrivano a mucchi proprio perché ce ne sono tanti altri mucchi già pronti per l’anno prossimo, se me lo farai sapere con buon anticipo). Per me sono più belli, più forti e più curati dei Picabrix. Spero quindi che ti piacciano. (Lettere di Babbo Natale 8)

Altra curiosità, che premetto non ha nessun fondamento o documentazione, è data da due immagini presenti rispettivamente in altrettanti annunci pubblicati nel 1930 e 1931. Nel primo annuncio del 1930, dove si promuovevano le attività della Hornby Railway Company, si vedono padre e figlio seduti vicino a un modellino ferroviario con un treno Hornby, il Southern 329. 


Nel secondo annuncio, questa volta pubblicato nel numero 8 di agosto 1931 per pubblicizzare la Hornby Trains, si vedono lo stesso padre e figlio mentre giocano con un modellino ferroviario ma questa volta un treno Hornby “Royal Scot”.


Il padre ritratto in entrambi gli annunci non è disegnato ma è una fotografia, e si vede in abito elegante con un paio di occhiali mentre fuma la pipa. Sarà una suggestione personale, ma io ci vedo J. R. R. Tolkien magari con suo figlio di 10-11 anni Michael.

Bibliografia

Carpenter, Humphrey. J. R. R. Tolkien. La biografia. Roma: Fanucci, 2002.
Eden, Bradford Lee. Michael H. R. Tolkien (1920-84): a research travelogue in Journal of Tolkien Research Volume 2, no. 1, 2015
Gairns, John F. The Railway Magazine. London: G.A. Sekon, vol. XXVI no. 2 July-December 1915
—. vol. XLII no. 1 January-June 1918.
—. vol. XLIII n. 2 July-December 1918.
Meccano Ltd. Meccano Magazine. Liverpool: Meccano Ltd., no. 3, November 1923
—. Vol. XIII, no. 10, October 1928
—. Vol. XIV, no. 9, September 1929
—. Vol. XIV no. 11, November 1929
—. Vol. XV no. 5, May 1930
—. Vol. XV no. 12, December 1930
—. Vol. XVI no. 3, March 1931
—. Vol. XVI no. 8, August 1931
—. Vol. XVII no. 4, April 1932
—. Vol. XVIII no. 3, March 1933
—. Vol. XVIII no. 6, June 1933
Scull, Christina; Hammond, Wayne G., The J. R. R. Tolkien Companion and Guide. Vol. 1 Chronology. London: HarperCollins, 2017.
Tolkien, J. R. R. Il Signore degli Anelli. Milano: Bompiani, 2017.
—. Le Lettere di Babbo Natale. Milano: Bompiani, 2004.
—. Lo hobbit. Milano: Bompiani, 2014.
Williams, C. A Register of all the Locomotives now in use on the London & North-Western Railway. Crewe, 1922.